L’Aero Club Adele Orsi è il primo aeroporto dell’Italia del Nord abilitato per il volo rivolto alle persone disabili.
Stamane, mercoledì 7 Giugno, dopo la pausa forzata imposta dalla pandemia, è stato presentato il progetto “Non cammino ma volo” appuntamento annuale con i degenti dell’Unità Spinale dell’ospedale di Niguarda di Milano.
All’incontro di presentazione del progetto hanno preso parte, oltre a Margherita Acquaderni, presidente Acao (Aero Club Adele Orsi), che ha fatto gli onori casa, Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, Ivana Perusin, vice sindaco di Varese che ha portato il saluto del sindaco e dell’Amministrazione comunale, il professor Osvaldo Chiara, direttore Chirurgia Generale – Trauma Team Niguarda, Francesco Mondini, presidente Aus Sportiva, Roberto Manzoni, presidente Centro studi volo a vela alpino, Gianni Orsi in rappresentanza della famiglia fondatrice della scuola.
L’idea di abilitare persone portatrici di disabilità al volo nasce nel 2016 in collaborazione con il prof. Osvaldo Chiara, pilota di volo a vela da fine anni Settanta, lo scopo è migliorare la qualità di vita delle persone che hanno riportato disabilità motoria a causa di lesioni spinali.
Il prof. Chiara ha evidenziato «che nel volo non serve l’uso delle gambe; in volo le persone disabili hanno maggiore capacità di movimento provando a non aver più alcun limite. Il volo a vela rappresenta per queste persone uno stimolo al superamento delle difficoltà».
Il presidente Angelo Pretini dell’Aus Niguarda ha sottolineato l’importante connubio tra l’Associazione, che quest’anno raggiunge il traguardo dei 25 anni, e Acao. La sinergia ha permesso a persone paraplegiche di provare l’emozione di librarsi nell’aria, aiutando chi soffre di disabilità motorie a realizzare un sogno poter vedere il mondo dall’alto
Il volo dona un sorriso smagliante e una grandissima gioia.
Sensazioni confermate anche dal presidente dell’associazione Aus Sportiva Francesco Mondini, paraplegico da oltre quarant’anni, che ha sottolineato l’impegno non solo di tempo, disponibilità ma anche economico di Acao a questa iniziativa che ha investito in alianti appositamente modificati che permettono il pilotaggio solo con l’ausilio delle mani. Ciò permette ai paraplegici di affacciarsi al volo rimanendo affascinati e per qualcuno coltivare anche il sogno di poter prendere un brevetto.
Come è accaduto a Igor Macera, il primo ad avere conseguito il brevetto di pilota disabile. Per l’Aero Club Adele Orsi un risultato di grande soddisfazione e orgoglio.
Gianni Orsi Mazzucchelli ha ricordato «la gioia negli occhi della nonna Adele nel preparare gli alianti al volo». Per Adele Orsi il battesimo dell’aria fu la scintilla che fece nascere una passione che oggi ha dato i suoi frutti con l’Aero Club Adele e Giorgio Orsi.
Dal canto suo Margherita Acquaderni ha sottolineato «il grande impegno a questo progetto che richiede determinazione. La collaborazione con Aus ci spinge ad andare sempre avanti con il progetto “Non cammino…. Ma volo”».
Il presidente Attilio Fontana ha tenuto a precisare «che in provincia di Varese il progetto per portare le persone disabili ad affacciarsi al volo è stato possibile grazie a due eccellenze: il Club Adele Orsi e l’Ospedale Niguarda di Milano. La sinergia tra pubblico, privato e volontariato in Lombardia è fonte di grandi opere che permettono ai lombardi di godere i frutti di tantissime iniziative importanti».
Stamane con l’iniziativa congiunta tra l’Aereo Club Adele Orsi e l’Unità sanitaria del professor Chiara ha ripreso il cammino un progetto per far spiccare le ali a persone affette da gravi handicap rendendole capaci di vivere esperienze uniche e indimenticabili quasi a cancellare la disabilità.
didascalia: da sin. Ivana Perusin vice sindaco Varese, professor Osvaldo Chiara, direttore Chirurgia Generale – Trauma Team Niguarda, Margherita Acquaderni, presidente Acao (Aero Club Adele Orsi), Attilio Fontana presidente Regione Lombardia, Gianni Orsi
